Basta aprire un sito di cam, fare una ricerca su internet o semplicemente sfogliare un paio di social più liberi e noterete come ci sia una sfilza di cosce aperte, culi allargati e bocche spalancate in cui, direi a piacere, ci si infila un pò quello che si vuole.
Una cosa è diventata rara, sia nelle donne social che in quelle che si incontrano tutti i giorni e cioè la capacità di ammaliare e di farti squagliare con dei gesti che non siano il classico scimmiottamento del “mignottauro” dei filmetti zozzi anni 80.
Eppure c’è chi ancora resiste, ci sa fare, e fa dal fascino la sua arma di distruzione di massa
Guardate e ascoltate anche questo video che parla di “PROVOCAZIONE”
Gli affamati e i degustatori
Se già sei arrivato a questo punto della lettura abbiamo scremato il classico soggetto affamato e disperato che, a causa delle sue scarse doti e capacità, ha bisogno di mangiare qualsiasi cosa e necessità di un messaggio diretto ed esplicito.
Gente che se non c’è figa figa, culo culo, tette tette nei primi 4 secondi dopo un click, non è in grado di leggere o comprendere ^^ (sempre che riesca a comprendere a prescindere)
Amo spesso fare l’esempio dell’uomo affamato e povero (nello spirito in questo caso) che necessità della foto chiara ed esplicità di ciò che deve mangiare. Un piatto da mezzo kg di carbonara, una cofana di parmigiana, 2 tonnellate di amatriciana.
Poco gli importa se il piatto è di plastica, se le posate sono non propriamente pulite, se al posto dei tovaglioli c’è un rotolo di carta igienica. Ha fame e deve mangiare.
Le persone più raffinate, quelle che hanno la possibilità di scegliere (per le content creators, cercate di comprendere come mai spesso ad un numero elevato di follower non corrispondono guadagni adeguati) invece non cercano di sfamarsi, perchè possono mangiare quando e dove vogliono, ma sono alla ricerca di sensazioni e i piccoli dettagli che sappiano dare quel tocco di importanza e qualita. E queste cose fanno la totale differenza.
Ora non che i più raffinati non mangeranno mai anche un piattone di carbonara nella più trucida delle trattorie, ma non è sicuramente la loro prima scelta.
Il Teasing
E’ un termine inglese che può essere tradotto in italiano come “Provocare” e cioè la capacità, tipicamente femminile, di conquistare la sua preda senza bisogno di dover per forza mostrare in primo piano scollature o gestualità che siano così dirette da risultare poi estremamente volgari (per i palati più raffinati).
Quello sguardo, quel suo modo di toccarsi i capelli, quel sorriso e quella espressione buffa.
Ma anche il modo con cui si accavallano le gambe, si aggiustino le calze o le scarpe o si metta a posto il vestito.
Il sapersi muovere lentamente, facendo passare interminabili secondi nell’attesa che ci sia altro da bramare.
Un lento, ma continuo, mangiare con gli occhi una pietanza nascosta che ti fa inebriare solo guardando l’impiattamento e viaggiando di fantasia su ciò che possa prometterti, lasciarti intravedere o immagginare un sapore o un’emozione. Emozioni che una pizza oleosa al trancio non può darti per quanto poi, chi può affermare il contrario, non è che me la mangerei comunque.
Tutto lo spettacolo prima di arrivare al dunque…
Il teasing non è un qualcosa fine a se stesso che continua lungo una linea infinita verso il nulla. E’ una lentissima ma inerosabile progressione verso un premio finale, sempre che lo spettatore se lo meriti.
Una volta che l’uomo è cotto a puntino si può decidere se lasciarlo li a supplicare di avere di più o semplicemente accontendandolo, proseguendo verso un percorso che di nascosto ha ben poco per rimuovere il desiderio e trasformarlo in bramante passione.
Il teasing è quello strumento che pone una donna su di un piedistallo.
Tette, culo e figa ce l’hanno tutte e portarsi un uomo a letto non è mai una cosa particolarmente complicata.
La cosa difficile è renderlo succube della propria femminilità, annichilirlo nella sua bramosia e nell’essere, non solo sentirsi, veramente speciali.
Scrivete nei commenti cosa ne pensate e se anche voi amate degustare invece di consumare in un fast food.
0 commenti